lunedì, febbraio 04, 2008

Adolescenti a colloquio

Ci si trova a parlare di musica, capita a tutti, soprattutto se ce la si tira della propria musicultura elevata (approposito magari una volta racconto della GENTONA che incontro a forlì). E capita di gestire un ruolo che non è il proprio, quando si parla di musica. Perché hehe, mica puoi darla vinta all’interlocutore (a meno che l’interlocutore non sia che so, Lester Bangs). E allora ci si inventa tutta una serie di escamotage retorici per tentare di spuntarla.

Ne ho raccolti alcuni

E non dite che non lo fate.

Non mi piacciono=non li ho mai sentiti

Ho sentito un solo pezzo carino=ho sentito un solo pezzo. In streaming. Di 30 secondi.

Meglio i xxx=Su Taxi Driver erano citati come influenza

I xxx si sono venduti=piacciono a troppa gente, devo sputtanarli

Non mi piace il metal=ho ascoltato Marco Masini fino alla quinta liceo

Non mi piace l’indie=ho tendenze omofobe

Questi spaccano live=tanto mentre pogo possono anche suonarmi il requiem di Mozart

Carini=spaccherebbero ma non posso darti soddisfazione

I xxx lo avevano già fatto nell’82=La mia discografia si è fermata all’82

Si li conosco=si il nome mi suona. Devo averlo letto su Taxi Driver

giovedì, dicembre 27, 2007

Benvenuta CBA51!

C'è questo gruppo di cari amici, che convive in una certa casa in una certa città universitaria, che è assai peculiare, per eterogeneità degli abitanti e peculiarità degli stessi. Portarvi degli esempi sarebbe un lungo e laborioso lavoro di selezione, vista la notevole quantità di aneddoti a disposizione.
Ma niente panico, ci hanno pensato loro.
E hanno aperto un blog su blogger
Quindi, augurando a detto blog un prospero futuro, invio tutti voi invisibili lettori alla loro pagina, e propongo di accoglierli con un caloroso BENVENUTI!

Mi raccomando copritevi che è freddo.

sabato, dicembre 22, 2007

Bentornato mondo

Io ci devo avere qualcosa di sbagliato: prima dico "sisi il blog mi piace tenerlo, lo aggiorno sempre, è bellino" poi sei mesi di ignoranza totale, poi così, dal nulla, ritorno e pretendo di non essere mai stato via.

Perchè dall'alto del cielo ho sempre vegliato su queste pagine.

Comunque, regalo di Natale ai settantacinque visitatori del mese di Dicembre, eccomi qua!

E gi che ci sono, ne approfitto per dire che è uscito il nuovo numero di Brevevita, contenente anche stavolta un articolo del vostro Amatissimo

Ecco, dateci un'occhiata, commentate qui, commentate là, ma soprattutto non mangiate troppo che la tentazione è forte.

Buon Natale a tutti!

martedì, settembre 25, 2007

BREVEVITA n°5 è online

Come annunciato un po' di tempo fa, ho partecipato, con un piccolo reportage su Rovigo, al nuovo numero di Brevevita.com Videoblog.

Il post è corredato da una bella impaginazione, belle foto, bello tutto insomma..

Se vi va di darci un'occhiatina, ecco il link http://www.brevevita.com/rovigo.html

A tra cinque-sei mesi!

mercoledì, agosto 08, 2007

Caro Emo ti Scrivo

La prima guida OMNICOMPRENSIVA e in ITALIANO per l’emo moderno.

Giovane uomo, giovane donna.

Tutti conosciamo quali siano i gravi fardelli che la vita in codesta società moderna ci costringe a sopportare. La fidanzatina che ti molla, il tuo gruppo preferito che si vende al mercato discografico, il lavoretto estivo, le lezioni di matematica.

Sono pesi notevoli, e nessun uomo libero che viva in questa moderna ed avanzata società dovrebbe essere costretto a portarli.

Ma, fortunatamente, c’è una speranza per tutti noi. Come gli antichi greci svilupparono le dottrine stoiche ed epicuree, così oggi, i grandi studiosi dell’animo umano (collettivi del calibro di My Chemical Romance, 30 Seconds to Mars, Fall Out Boy) ci svelano la dottrina Emo, preziosa ancora di salvezza in questo mare di disperazione.

Il Verbo dell’Emo si fonda sulla esternazione del dolore, della paura, della depressione che crescono nell’animo umano che si confronti con una società oppressiva, violenta e indolente come quella attuale. In questo modo, gettando all’esterno le piaghe dell’anima, si lavora sia in maniera autoterapeutica, che in maniera critica, portando la società ad una profonda riflessione sui propri valori.

Un breve passaggio in rima che illustra la corretta messa in pratica di questa dottrina:

Everyday there the is new blood

But never a new wound

Cutting over the same ones

Feeling pain in the same spots

Over and Over again

Just like every day repeats itself

No one who loves you

No one to hold your hand

No one who cares enough to end your pain

It’s as if I am the only person in the world

The day that my pain ends

And someone actually cares

Is the day that I will let these wound heal

That will be the day that there is no new blood

Just old wounds

Nella prossima puntata, fondamenti di vita dell’Emo...